Lo sappiamo bene: il gres porcellanato è un materiale altamente performante, dalle molteplici capacità prestazionali come l'elevata resistenza meccanica e la tenuta contro l'usura e l'abrasione. Utilizzabile per outdoor e indoor, il gres si adatta ai più diversi stili architettonici e di interior design. Esistono tuttavia diversi schemi di posa e tecniche per posare un pavimento in gres porcellanato esprimendo il massimo della creatività: scopriamoli.
Schemi di posa di un pavimento in gres porcellanato
27 Settembre 2020



Il gres porcellanato infatti è un materiale da rivestimento che si presta ad una grandissima versatilità: può essere posato sia in interno che in esterno, ad appoggio, soprelevato, ad incastro, a pavimento o a parete. Come decidere la soluzione che fa più al caso vostro? La scelta di uno schema di posa piuttosto che un altro può infatti significativamente alterare le grandezze percepite di un ambiente. Le geometrie, le linee di fuga, i contrasti materici e cromatici vanno sempre presi in considerazione.

Geometrie di posa
Ad influire sulle geometrie di posa inoltre – vale a dire sullo schema grafico secondo il quale vengono disposte le piastrelle in gres per la messa in opera di pavimenti e rivestimenti - è anche il formato delle stesse: formati e spessori definiscono infatti soluzioni differenti. Va considerato anche il fattore visivo complessivo: a seconda che lo spazio abbia una prevalenza di elementi verticali piuttosto che orizzontali, così sarà indirizzata la trama delle piastrelle. Molto sta anche alla fantasia del progettista, che può decidere di realizzare rivestimenti in gres continui, misti, a quadri, in diagonale, a pattern, bicolori, a scacchiera, a righe.




Di solito, anche per limitare gli sfridi, si utilizzano grandi formati per spazi dalle caratteristiche aperte e ariose con modalità open space, mentre si tende ad utilizzare dimensioni più standard per gli spazi ridotti. Sempre più spesso poi si sceglie di utilizzare lo stesso materiale in continuità tra pavimento e rivestimento, consentendo una ricucitura ottica dell'involucro abitativo. In esterno invece, via libera alla posa del gres porcellanato ad appoggio su fondi erbosi, di sabbia o ghiaia!



Tipologie di posa
Tenendo presente le destinazioni d'uso dell'ambiente in cui si va ad intervenire e quindi l'utilizzo e la manutenzione che si andrà a fare, possiamo dire che le tipologie di posa più utilizzate di solito sono:
● a correre (cioè dritta) quando le lastre sono posate regolarmente in campi paralleli; può avere un layout orizzontale oppure verticale;
● a tolda di nave (regolare o irregolare);
● diagonale, consigliato per nascondere i difetti visivi delle parti strutturali di un ambiente;
● a scacchiera;
● a spina di pesce, quando cioè i singoli elementi vengono posati disponendoli nel senso della loro lunghezza, in modo che le giunzioni di testa siano sfalsate, disegnando motivi a zigzag.




Per ottenere ambienti più creativi e colorati, è divertente mixare formati o effetti diversi oppure giocare con i colori delle fughe.

Rivestimento a parete
I rivestimenti a parete - a meno che non si tratti di bagni e cucina dove sono chiamati ad assolvere una funzione ben precisa cioè quella di proteggere le pareti oltre che assolvere ad una funzione estetica di arredamento - se utilizzati in altri ambienti, come ad esempio nel living, devono essere ben dosati e scelti principalmente per enfatizzare un volume, come può essere il camino.

Di base, la posa a parete segue le medesime regole geometriche della pavimentazione, ma con un ulteriore accortezza da tenere in considerazione: che il suo layout non vada in contrasto con quanto scelto per la pavimentazione presente nello stesso ambiente. Essendo più decorativa per definizione, la posa del gres a parete consente maggiori creatività nel disegno, grazie anche all'inserimento di matite, listelli, torelli, paraspigoli e pezzi speciali.



